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Il PGT in consiglio comunale
di Franco Isman


Dalla puntuale cronaca di Armando Pioltelli (uniti si vince) della seduta del consiglio comunale del 7 corrente apprendiamo due fatti importanti.
Il primo è che nelle schermaglie procedurali alla prima presentazione del PGT (Piano di Governo del Territorio), l'opposizione, compresa la maggior parte di Insieme per Monza, ha immediatamente mostrato di voler dare battaglia, come del resto più volte dichiarato.
Il secondo che Aldo Melzi, consigliere di IxM, si è dissociato di fatto da questa posizione votando per due volte con la maggioranza per respingere le prime eccezioni procedurali.

Ieri, quasi contemporaneamente, è stato approvato in consiglio regionale il provvedimento che, riducendo la validità delle salvaguardie da cinque a tre anni, butta immediatamente Monza in balia del vecchio piano regolatore Piccinato del 1971 che prevedeva un'espansione urbanistica dimensionata per una città di addirittura 310.000 abitanti, con un'edificazione in quello che dovrebbe essere il parco di cintura di circa un milione e mezzo di metri cubi, di cui 388.000 alla Cascinazza di Berlusconi Paolo.

La strada maestra per evitare un disastro di tal fatta sarebbe una velocissima adozione del PGT che, anche prima della sua definitiva approvazione, farebbe nuovamente scattare le clausole di salvaguardia.
Non meraviglia che Forza Italia tifi per Berlusconi, aveva già agito in questo senso con la giunta Colombo e il piano Tomé, invece meraviglia e dispiace che, pur di combattere la giunta Faglia, questo atteggiamento sia seguito anche dalla Lega, che pure aveva portato all'approvazione il meritevole piano Benevolo, ed anche da Insieme per Monza che sui temi ambientali ha sempre impostato la sua posizione.
Un conto è criticare anche duramente Faglia su altri problemi, per esempio sulla politica espansionistica adottata per il Rondò dei Pini, oppure sul suo atteggiamento sull'autodromo o sul golf, un altro è negare l'appoggio a questa indispensabile azione di adozione del PGT. Prima della sua definitiva approvazione ci sarà tutto il tempo per chiedere e ottenere tutte le eventuali varianti relative alle cubature di determinati interventi ed a quant'altro si dovesse reputare opportuno.
Questa è la strada lucidamente intrapresa da Aldo Melzi e, per il bene della città, ci auguriamo vivamente possa essere seguita anche da altri.

Franco Isman


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  7 luglio 2006